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3 Marzo 2019I traumi dentali
7 Febbraio 2020Il colletto è quella porzione del dente che si trova più vicino alla gengiva. La lesione non cariosa del colletto consiste in una perdita di tessuto dentale visibile come un solco, più o meno esteso e profondo, spesso di colore più scuro rispetto al resto del dente. La lesione può coinvolgere anche la radice dentale e spesso ciò avviene in concomitanza della comparsa di una recessione gengivale, in cui la gengiva si ritira e scopre parte della radice. Queste lesioni non sono provocate dalla carie ma sono generalmente causate da diversi fattori, che possono agire anche in concomitanza tra di loro.
CAUSE DELLE LESIONI AL COLLETTO
La perdita di tessuto dentale a livello del colletto, può presentarsi nei seguenti modi:
- ABFRAZIONE: si tratta di incrinazioni del colletto che predispongono a erosione e abrasione della zona. Sono frequenti nei soggetti bruxisti (digrignatori). Nell’atto del digrignamento infatti si concentrano forze dannose anche nella zona del colletto. (NB: il bruxismo può avvenire anche in modo inconsapevole, ad esempio durante il sonno, e spesso le lesioni ai colletti possono suggerirne la diagnosi!).
- EROSIONE: perdita di tessuto dentale per causa di un agente di natura chimica intrinseca, come ad esempio nei pazienti che soffrono di reflusso gastro-esofageo, oppure per l’assunzione di bevande e cibi acidi (frutta, succhi, bevande gassate e zuccherate).
- ABRASIONE: in questo caso la perdita di smalto e dentina è provocata da una causa meccanica come può esserlo lo spazzolamento eccessivo e/o errato (ad esempio lo spazzolamento orizzontale).
TRATTAMENTO
Le indicazioni al trattamento sono:
- IPERSENSIBILITA’ che si manifesta durante il contatto con cibi/bevande freddi o durante le manovre di igiene orale.
- ACCUMULO DI PLACCA relazionato alla forma della lesione che offre una nicchia per l’adesione dei batteri.
- MOTIVI ESTETICI poichè le lesioni possono avere colore diverso (generalmente più scuro) dal resto della corona del dente e possono essere presenti recessioni gengivali, che scoprono la radice dell’elemento dentario.
Il trattamento dei colletti lesionati consiste nel ripristinare lo spessore del dente che sì è consumato, tramite l’apposizione di materiale composito con tecnica adesiva e minima o nulla preparazione del dente con le frese. Come per qualsiasi otturazione dentale, può apparire un aumento di sensibilità post operatoria transitoria, che si risolve in qualche giorno o settimana.
Nel caso della concomitante presenza di recessione gengivale, dopo aver eseguito il restauro del colletto, è possibile ripristinare la corretta altezza gengivale tramite un piccolo intervento chirurgico.
PROGNOSI DEL TRATTAMENTO
Sebbene il trattamento della lesione al colletto sia nella maggior parte dei casi di semplice e rapida esecuzione, la durata a lungo termine di questo tipo otturazione rappresenta ancora una sfida per gli odontoiatri. La prima difficoltà si incontra nell’adesione dei materiali compositi al tessuto dentale rimasto, soprattutto se si tratta perlopiù di dentina, sulla quale l’adesione è più scarsa rispetto allo smalto e potrebbe dar luogo a un distacco dell’otturazione dopo un determinato periodo di tempo. Altro motivo della recidiva è da ricercare nella causa stessa che ha provocato la lesione del colletto. Se il paziente continua ad esempio a spazzolare i denti nel modo scorretto, allo stesso modo in cui ha consumato materia dentale consumerà l’otturazione, così come se al paziente bruxista non viene risolta la problematica del digrignamento.
E’ quindi imprescindibile, prima di procedere al trattamento, rimuovere o tenere sotto controllo le cause che hanno provocato la lesione non cariosa del colletto.
Studio Ziveri