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6 Gennaio 2019Gli esami radiografici, in moltissimi ambiti della medicina, sono uno strumento fondamentale per la diagnosi. Molte problematiche dentali sono invisibili al solo esame clinico quindi, laddove l’occhio del dentista non può arrivare, la radiografia diventa un prezioso aiuto.
Quali radiografie vengono consigliate dal dentista?
- Endorali: si ottengono tramite piccole lastrine che “fotografano” gruppi di 3 o 4 denti. E’ una radiografia utilissima dal punto di vista diagnostico perché, se eseguita secondo il protocollo, rappresenta il dente in scala 1:1. Sono utilizzate dall’odontoiatra per confermare il sospetto di carie, tasche parodontali, infezioni che coinvolgono la radice del dente e molto altro. Per avere un quadro completo della situazione del paziente, il dentista può richiedere, in occasione della prima visita, lo status radiografico, una serie di lastrine endorali eseguite in successione che permettono di vedere tutti i denti
- Ortopantomografia (panoramica): radiografia extra-orale nella quale si vedono tutti i denti, buona parte delle ossa mascellari e altre strutture circostanti, compresi i seni mascellari e parte delle cavità nasali, impressionati in un’unica grande pellicola. E’ utile per avere una visione generale della situazione odontoiatrica, per avere informazioni sulla permuta dentale nel bambino, etc. Il grande limite della panoramica è la sua bidimensionalità: per questo, quando il medico ritiene necessari esami più approfonditi, potrebbe richiedere una TAC.
- TAC: fornisce una visione tridimensionale della parte interessata così da permettere al medico di studiare il caso nel modo più completo possibile. Utilissima nella progettazione della terapia implantare per valutare spessore osseo e strutture anatomiche limitrofe (anche perché da essa si può ottenere un modello al computer dove poter simulare l’inserimento degli impianti) ; nella chirurgia dei denti del giudizio per studiare la posizione degli ottavi inferiori rispetto al nervo che passa nella mandibola; per valutare l’ampiezza di lesioni endodontiche e moltissimo altro.
- Teleradiografia latero-laterale: spesso richiesta dall’ortodontista per poter studiare il caso facendo misurazioni utili alla stesura del piano di trattamento ortodontico. L’immagine che si ottiene raffigura la testa di profilo.
Perché si ha paura delle radiografie?
Che i raggi X siano dannosi per la salute è risaputo da tutti e puntare il dito contro gli esami radiografici richiesti dai medici è cosa comune tra i pazienti.
Ciò che non tutti sanno è che:
Le radiografie a scopo diagnostico non sono l’unica fonte di raggi! Assorbiamo radiazioni dal suolo terrestre, da alcuni cibi che mangiamo, ne siamo esposti durante l’esposizione al sole. Il dosaggio di raggi aumenta quanto più siamo in alto rispetto al livello del mare. Ad esempio a 10 km d’altitudine, l’esposizione è circa 100 volte maggiore di quella a livello del mare.… quindi ogni volta che prendiamo un aereo o che facciamo una gita in alta montagna siamo colpiti da una discreta quantità di raggi.
Inoltre…
Il progresso tecnologico degli ultimi anni ha reso gli esami radiografici sempre più sicuri. Le nuove tecnologie infatti digitali riducono i dosaggi di qualsiasi radiografia tradizionale di oltre la metà e i nuovi macchinari per la TAC (con sistema Cone Beam), riducono fino a 10 volte la dose assorbita rispetto ai vecchi sistemi!
La misura della dose di radiazioni è il Sievert. In campo medico si usa la sua millesima parte il milliSievert (mS). Esiste anche il milionesimo di Sievert (µS) Si considera che il limite massimo di radiazioni che possono essere assorbite in un anno sono 1 mS.
L’odontoiatra competente che richiede una radiografia per accertamenti diagnostici sa:
– che l’esame radiografico deve apportare un concreto ausilio alla diagnosi, tale da giustificarne l’esecuzione e procurare un beneficio al paziente. Un dentista corretto non farà mai un esame radiografico se non necessario!!
– di dover ottenere la miglior diagnosi con la minor dose e questo si ottiene solo con un’apparecchiatura radiologica di modello recente, utilizzata con procedure avanzate, studiate ed apprese dagli operatori cosa che certamente richiede investimento di risorse economiche e tempo da parte di tutto lo staff dello studio dentistico.