I traumi dentali
7 Febbraio 2020La cura della bocca durante la gravidanza
30 Maggio 2022Le recessioni gengivali, ovvero la migrazione della gengiva al di sotto del colletto dei denti, sono di frequente riscontro in ambito odontoiarico. Le recessioni possono essere causate da molteplici fattori ed è importante non sottovalutarle per impedire che peggiorino e perché spesso compaiono in concomitanza di altre problematiche ben più insidiose.
Come si manifestano le recessioni gengivali?
La gengiva è parte fondamentale dell’apparato di supporto del dente poichè offre protezione all’osso e alla radice del dente. In condizioni normali, dal bordo della gengiva (margine gengivale) emerge soltanto la corona del dente. In caso di recessione gengivale il margine gengivale si sposta oltre la corona del dente, scoprendone quindi parte della radice. La gengiva risulterà quindi accorciata ed il dente più lungo. Questa situazione, oltre a compromettere l’estetica, può causare sensibilità dentale ed espone la radice a un maggior rischio di carie.
Le cause più frequenti
- Malattia parodontale
La gengiva, insieme all’osso alveolare, al legamento parodontale e al cemento radicolare fa parte dell’importante complesso di supporto del dente chiamato parodonto. La comparsa di una o più recessioni gengivali potrebbe essere la manifestazione della perdita di supporto del dente, ovvero la parodontite. Grazie a una visita accurata il dentista potrà escludere la presenza di questo problema oppure, in caso di effettiva presenza di parodontite, darvi adeguate informazioni e cure.
- Scarsa igiene orale
Una igiene orale non accurata provoca l’accumulo di placca batterica e di tartaro. Quando placca e tartaro, che sono un aggregato di batteri, penetrano al sotto della gengiva, provocano un’infiammazione che si manifesta inizialmente con gonfiore, sanguinamento, rossore e dolore. Questa iniziale condizione, chiamata gengivite, è fortunatamente reversibile con un’accurata igiene orale professionale e domiciliare. Se questa situazione non viene tenuta sotto controllo può invece degenerare in parodontite.
- Spazzolamento aggressivo
Uno spazzolamento troppo aggressivo, movimenti scorretti nelle manovre di igiene o l’uso di uno spazzolino a setole troppo rigide sono un altro gruppo di cause per le quali possono comparire le recessioni. E’ frequente infatti che molte persone, convinte di fare bene, spazzolino in modo vigoroso i propri denti, spesso in direzione orizzontale (sbagliatissimo!!) senza sapere di provocare danno alle gengive. Il miglior consiglio è consultare un igienista dentale che saprà insegnarvi le giuste metodiche di spazzolamento, il corretto utilizzo del filo e di altri dispositivi igienici.
- Digrignamento/serramento dei denti
Il serramento dei denti e il digrignamento o bruxismo provocano piccoli movimenti di flessione sulla parte di dente vicina al margine della gengiva chiamata comunemente “colletto”. Lo smalto in quella zona potrebbe per tali motivi scheggiarsi, lasciando un solco sul colletto del dente. In conseguenza di questo microtrauma dentale, non è cosa infrequente che si sviluppi anche una recessione del tessuto gengivale.
- Trattamento ortodontico
L’ortodonzia ha lo scopo ricreare i corretti rapporti tra le arcate dentarie e allineare i denti. Questo implica l’applicazione di forze in grado di far migrare il dente nella posizione desiderata, coinvolgendo chiaramente anche l’osso che lo supporta. E’ possibile, tra le altre cause, che un trattamento ortodontico porti alla comparsa di recessioni gengivali, soprattutto se si è predisposti. Prima di qualsiasi trattamento, un bravo ortodontista studierà il vostro particolare caso e vi proporrà il trattamento più adeguato, mettendovi al corrente di eventuali ripercussioni sui tessuti gengivali.
Prevenzione prima di tutto!
Una delle azioni più importanti ma anche più semplici nella prevenzione di questo problema è dedicare attenzione a qualsiasi alterazione della salute delle gengive.
L’infiammazione gengivale è spesso indice di errata igiene orale ed è facile da intercettare: una gengiva infiammata appare di colore più acceso, sanguina allo spazzolamento, al passare del filo o anche spontaneamente, è gonfia e può provocare fastidio e dolore. In tal caso è bene dedicare maggiore cura nelle manovre di igiene tenendo sempre presente le raccomandazioni dell’igienista. Assicurati sempre di programmare una seduta di igiene orale professionale almeno ogni sei mesi.
Spazzolare i denti e passare il filo interdentale in modo corretto è un’altra fondamentale difesa contro la comparsa di recessioni. Durante le manovre di igiene orale bisogna evitare di traumatizzare le gengive con spazzolini a setole troppo dure o con movimenti dannosi. L’igienista saprà darvi indicazioni personalizzate.
Insieme a un’adeguata pulizia del cavo orale è importante tenere sotto controllo eventuali problematiche di bruxismo e serramento, situazioni i cui campanelli di allarme sono tensioni muscolari al viso, mal di testa, senso di indolenzimento ai denti. Molte volte questi problemi trovano risoluzione portando un byte.
Trattamento delle recessioni
Una gengiva che ha subito recessione non può ripristinare la sua normale ampiezza in modo naturale. Certamente, applicando le manovre di prevenzione descritte sopra, si può arrestare l’avanzamento della recessione. Allo stesso scopo, programmare sedute di igiene orale professionale e visite odontoiatriche almeno 2 volte all’anno aiuta a mantenere sotto controllo la situazione.
Nel caso la recessione provochi un’accentuata sensibilità dentale, è possibile ricorrere a dentifrici desensibilizzanti che aiutano ad alleviare il fastidio.
L’unico trattamento volto a ripristinare il normale livello e se necessario anche il volume gengivale è la chirurgia mucogengivale, che consiste nello spostamento della gengiva verso la parte del dente o di più denti dove è presente recessione. Si tratta di un intervento relativamente poco invasivo e generalmente di veloce guarigione. La necessità di effettuare o meno il trattamento chirurgico dipende dalle esigenze estetiche personali, dalla presenza di ipersensibilità dentinale, dalla necessità di incrementare una condizione di scarsa gengiva che rende difficoltosa l’igiene orale e dalla presenza di lesioni cariose o non cariose sul colletto del dente.
Un colloquio preventivo con il vostro professionista di fiducia chiarirà eventuali dubbi sulle indicazioni al trattamento, sul suo decorso, sul risultato ottenibile, sulla possibilità di recidive, e sulle eventuali alternative alla chirurgia nei casi questa non sia indicata.